Superstipendi dei politici - Ottobre 2005 - La Critica Politica

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Poggiardo Ottobre 2005

SUPERSTIPENDI DEI POLITICI: LA TELENOVELA CONTINUA
di Oronzo Pedio

Da La Gazzetta del Mezzogiorno del 5 ottobre u.s. apprendiamo che il Presidente della Regione Puglia, On.le Nichi Vendola, intervenendo a Napoli al coordinamento dei Governatori del Mezzogiorno, ha affermato: "Il mio stipendio è quello determinato e voluto dal presidente che mi ha preceduto." ... Qui nessuno di noi è disposto a farsi lapidare, soprattutto mentre tutti stiamo facendo uno sforzo drammatico per mettere sui binari corretti la questione morale". Sullo stesso giornale, poco più in basso nella stessa pagine, la replica dell'ex presidente, Raffaele Fitto, che riportiamo integralmente: "Il Presidente della Regione Vendola ancora una volta dimostra di non conoscere nulla sul funzionamento della macchina regionale. Solo chi non è informato può dire, come lui ha fatto a Napoli, che l'importo del suo stipendio è stato determinato dal Presidente che lo ha preceduto, quindi da me. Vendola ignora, infatti, che la delibera con la quale sono state stabilite le indennità di Presidente, assessori e consiglieri, è stata votata all'unanimità dall'intero Consiglio regionale, alla presenza di tutti i gruppi, compresi quelli che sostengono l'attuale maggioranza..."

Leggere certe cose non fa assolutamente bene... ad alcun Cittadino. Una diatriba i cui contenuti fanno riflettere ed il cui risultato è minare ulteriormente la fiducia della gente nei confronti della politica. (E poi ci si lamenta se la società si allontana sempre più dalla politica!)

Il dibattito sulla moltiplicazione dei costi della politica e la necessità di un confronto sulla questione morale è stato aperto alcuni mesi addietro, con grande coraggio, dal Senatore Cesare Salvi dei DS. I giornali da tempo danno ampio spazio ad una problematica che riguarda l'intera collettività.

Sul Corriere del Mezzogiorno del 24 agosto u.s. è stata pubblicata una tabella (fonte originaria Il Giornale) che evidenziava la mappa delle indennità degli amministratori regionali. La Regione Puglia, secondo i dati esposti, sarebbe la Regione con le indennità maggiori, molto più elevate rispetto a Regioni importanti quali la Toscana, dove gli stipendi sono fermi da 35 anni, la Lombardia... ed altre. Sui dati c'è poco da discutere, si possono fare tutti i distinguo di questo mondo ma al Cittadino che dalla politica si aspetta etica e rigore questi dati fanno male. A pagina tre dello stesso Corriere del Mezzogiorno troviamo l'analisi sui dati e varie dichiarazioni di esponenti della politica regionale. Ne riportiamo alcune.

Pietro Pepe, Presidente del Consiglio regionale pugliese ammette che "le cifre sono corrette, ma non si può parlare di vergogna, ma onestamente bisogna dire che le norme vanno riviste." Non commentiamo.  

Rocco Palese (attuale Consigliere di Centrodestra ex assessore al bilancio della precedente Giunta Fitto): "Se risulterà che le cifre delle altre Regioni sono al lordo come le nostre è evidente che dovremo decidere di ridurci gli stipendi". Ma come, pensiamo noi, possibile che nessuno di questi politici fosse a conoscenza degli emolumenti percepiti nelle altre Regioni? Oppure si tratta di mancata conoscenza bipartisan?

Pietro Pepe è sostanzialmente sulla posizione sostenuta da Rocco Palese e precisa: "Questo tipo di leggi, che revisionano gli stipendi sulla base di certi criteri, non possono entrare in vigore da subito, bensì dalla prossima legislatura".

Riccardo Nencini, al contrario, sempre a pagina tre del Corriere del Mezzogiorno alla seguente domanda del giornalista "Se una Regione legiferasse per ridurre le indennità la normativa potrebbe entrare in vigore subito?", risponde "Certo: come si applica da subito una modifica di incremento così si può applicare una modifica di decremento".

Il Presidente del consiglio Regionale pugliese, Pietro Pepe, afferma che: "il meccanismo va decisamente rivisto e alla ripresa dei lavori è mia intenzione inserire l'argomento nell'ordine del giorno." (Speriamo, n.d.r.)

Che commento si può fare sull'intera vicenda e, soprattutto, sulla differenza di interpretazione, per quanto riguarda una eventuale rivisitazione degli emolumenti, tra "applicazione dalla prossima legislatura" e "applicazione immediata?"  Noi siamo propensi a credere che la tesi del Presidente del Consiglio della Regione Toscana sia quella corretta ed è per questo che, ne siamo certi, la Regione Puglia focalizzerà la propria attenzione sull'argomento, così come dichiarato dai diversi protagonisti. Rimane una constatazione: "come mai una questione così importante, quale quella dei costi esorbitanti della politica alla Regione Puglia, non è stata messa in primo piano in alcun programma elettorale? Eppure il fenomeno era a conoscenza di tutti... O no?

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